La giornata di oggi è stata davvero densa di eventi per la nostra città. Le vicende avvenute in consiglio comunale infatti non sono le uniche difficoltà che hanno interessato la piccola Siena. Questa mattina infatti era in discussione un altro bilancio, quello consuntivo presentato dall’Amministrazione al Consiglio di Amministrazione dell’Università di Siena. Motivo per cui i lavoratori tecnici amministrativi avevano indetto per oggi un ulteriore sciopero ed assemblea, in concomitanza a tale consesso. All’assemblea del 24 tutti i lavoratori e tutte le loro componenti sindacali presero all’unanimità la decisione di sfiduciare l’amministrazione inefficiente e incapace di dare risposte, chiedendo quindi, per il CdA di oggi la presentazione di una mozione richiedente le dimissioni della direttrice amministrativa Ines Fabbro e il voto contrario al bilancio consuntivo. Nella serata di ieri una dei tre rappresentanti dei tecnici-amministrativi, Moira Centini, appartenente alla componente FLC_CGIL, ha rassegnato le proprie dimissioni non sentendosi in linea con la decisione uscita dall’assemblea del 24 e non volendo dunque presentare la richiesta di dimissioni. Le sue dimissioni, che a questo punto dovranno essere definitive, hanno sancito a occhi esterni una frattura all’interno del personale tecnico e amministrativo. Quello della Centini non è stato il solo atto divergente rispetto a promesse fatte e posizioni prese il 24, è stato anzi quello di minor gravità. Difatti il bilancio consuntivo è passato con 9 voti a favore contro 7 contrari. Determinanti sono stati i due voti dei rappresentanti del COMUNE E DELLA PROVINCIA: Cucini e Morrocchi. Ancora più rilavante la cosa dopo che il Ceccuzzi si era presentato lo scorsa 24 portando la sua solidarietà ai lavoratori e lo stesso PD nel pomeriggio dello stesso giorno era uscito con un comunicato in appoggio allo sciopero del personale. Una chicca: neppure tutta la componente studentesca ha votato contrariamente al bilancio. Difatti i rappresentanti di Azione Universitaria si sono astenuti e mentre il rappresentante della rete degli studenti – reds ha votato favorevolmente. La motivazione data: è un buono sforzo verso il risanamento economico dell’ateneo e evidenzia un miglioramento del disavanzo, che al netto è pari a 8.1 milioni di Euro, in chiara riduzione rispetto ai valori registrati nel 2008 (63,9 milioni di Euro), nel 2009 (28,8 milioni di Euro) e 2010 (18,2 milioni di Euro). Ma è troppo facile fare risanamento tagliando sullo stipendio dei dipendenti, non c’è bisogno di geniali professori super pagati per giungere ad una simile soluzione. Infatti nel bilancio presentato oggi mancavano le voci di spesa relative ai contatti integrativi dei CEL e ai salari accessori degli ATA. L’assenza di tali voci era il punto dirimente per dire che il bilancio andava bocciato!! Spero non occorra spiegare come bocciare questa bilancio non significhi auspicare la riduzione degli investimenti nella ricerca (che per altro sono già ridotti più che all’osso) ma piuttosto significhi non approvare che a dover fare sacrifici per il bene del nostro risanamento siano sempre le classi sociali più deboli. Significa pretendere che la D. A. non abbia più la fascia più alta di remunerazione, ne’ tanto meno un premio annuale. Significa pretendere che il rettore non abbia più la sua indennità…