Dopo la riforma delle pensioni, la devastante riforma del mercato del lavoro, l’IMU sulla prima casa, l’aumento dell’IVA, l’aumento delle tasse sulla benzina, eccetera, ora il governo Monti si inventa una nuova devastante manovra che dietro l’innocuo nome di “spending review” cela un mare di tagli indiscriminati allo stato sociale ed ai servizi pubblici essenziali. La sanità e l’istruzione saranno i settori più colpiti assieme agli enti locali, provocando un peggioramento dei servizi ed un serio aumento dei costi per gli utenti. Nel testo definitivo varato dal Consiglio dei Ministri, fra le altre cose colpiscono: -tagli per 7,2 miliardi a regioni (3,2 mld), comuni (2,5 mld) e province (1,5 mld) che renderanno impossibile l’erogazione dei servizi attualmente gestiti e le agevolazioni per i cittadini meno abbienti; -tagli per 5 miliardi alla sanità che significano la chiusura di molti ospedali, la riduzione di decine di migliaia di posti letto, l’aumento dei tempi di attesa (già molto lunghi) per prestazioni specialistiche; -riduzione del 10% dei dipendenti pubblici con la conseguente riduzione degli orari di apertura degli uffici, oltre alla creazione di molte decine di migliaia di nuovi disoccupati. La “spending review” è l’ennesima vergogna prodotta dal governo trasversale dei partiti del grande capitale finanziario (PD, Pdl e UdC) che continua a colpire la grande maggioranza della popolazione senza intaccare le rendite di banchieri e speculatori. Vergogna che stride ancor di più col contemporaneo ulteriore rifinanziamento deciso dal governo delle missioni militari all’estero, del pozzo senza fondo (da 15 miliardi di euro) del progetto dei cacciabombardieri F-35, delle grandi opere inutili che resteranno incompiute, come la TAV in Val di Susa….
dal Circolo PRC “G. K. Zhukov” di Poggibonsi