Dalla relazione tecnica sulle Vigne, di cui ricordo il nostro voto contrario , si evince che i volumi da demolire sono 8.907,37, mentre i mc da mantenere sono 3.635,10, cioe’ resta il 30% dei volumi da non abbattere.
Siccome il CTU aveva previsto la spesa di 406.000,00 compresa IVA per abbattere 12.220 mc, piu’ ripristino luoghi, ma poi si abbattono solo 8.907,00 mc, che sono circa il 70%, allora invece che 406.000,00 euro dovrebbe venire meno di 300.000,00 .
Come cittadino profano mi appare questa dissonanza, con la cifra di 345.000,00 La differenza tra il preventivo dell’ufficio tecnico e il conto che si puo’ fare dai dati è del 15%; forse sono stati usati criteri diversi?
Altro aspetto: premesso che a Bilancio ci sono i soldi da rendere alla ditta che ha pagato gli oneri di urbanizzazione (160.000,00 circa), che possono essere trattenuti nel caso che la ditta non renda le spese di demolizione che il Comune si è accollato, ma il resto della somma, nel caso la ditta non procedesse alla restituzione, come fa l’Amministrazione che dovrà rendere il prestito alla Cassa Depositi e Prestiti? Dovranno pagare i cittadini?
Prendendo il DUP a pag. 17 nel Titolo 6 Accensione prestiti, all’anno 2016, va inserita appunto la somma di euro 345.000,00 da chiedere in prestito alla CdeP per l’abbattimento delle Vigne.
Rimanendo alla stessa pagina Accensione prestiti si vede, all’anno 2015, la somma di euro 854.684,88 mentre la Determinazione di riferimento, la n. 540 del 30.11.2015, approva un contratto tipo di anticipazione della somma di euro 822.390,88 per far fronte al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, rilevo che appare una somma diversa, cioe’ 854.684,88.
Al Tit.II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti
c’e’ l’inserimento del contributo statale di euro 1.707,00 relativo all’attribuzione del 5 per mille del gettito IRPEF, da trasferire alla Fondazione Territori Sociali Alta val d’Elsa si rileva che non è stata fatta alcuna pubblicità verso i cittadini.
Infine si richiede, in riferimento alla relazione del revisore dei conti, con oggetto “Parere su salvaguardia degli equilibri ed assestamento generale 2016”, l’elenco completo dei crediti definiti di dubbia esigibilità e, dall’allegato C del bilancio di previsione assestato, con quale criterio è stata indicata dall’ufficio Tecnico la somma di euro 555.000,00 quale proventi dai permessi di costruire.